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SANIFICAZIONE IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE

Come abbiamo scritto nel nostro articolo precedente (clicca su questo link per leggerlo), con l’Ordinanza n. 42 del 20 Aprile 2020, il Presidente della giunta della Regione Abruzzo ha imposto l’obbligo di adottare procedure di sanificazione degli impianti di ventilazione e climatizzazione a servizio di luoghi di lavoro e locali pubblici e privati ai quali accedono persone dall’esterno. Questo provvedimento è stato preso anche in altre regioni, al fine di contenere il rischio di contagio da COVID-19 per mezzo dell’aria circolante, trattata dagli impianti di climatizzazione ad aria (impianti aeraulici). Il business della sanificazione rappresenta, in questo momento di difficoltà economica per molte imprese, una grande opportunità. E’ fondamentale però che queste attività di sanificazione degli impianti di climatizzazione vengano svolte da manutentori qualificati, con un approccio tecnico specialistico e secondo delle procedure ben precise, per garantire il risultato atteso e la salute delle persone. Questo articolo si pone lo scopo di fornire un approfondimento con le linee guida principali e gli aspetti critici da prendere in considerazione in merito alla sanificazione degli impianti aeraulici, per supportare nella scelta delle azioni da intraprendere i datori di lavoro e, nelle aziende più strutturate, i responsabili della sicurezza e quelli della manutenzione degli impianti.

La sanificazione degli impianti di climatizzazione. Linee guida e aspetti critici da prendere in considerazione

Obblighi imposti dall’ordinanza della Regione Abruzzo
L’ordinanza della Regione Abruzzo non costituisce un documento tecnico, ma fornisce una buona base perché impone l’obbligo di rispettare alcuni punti essenziali:
Sanificare griglie, bocchette e filtri mediante lavaggio e disinfezione e, se non è possibile, provvedere alla sostituzione
Effettuare un’ispezione degli impianti aeraulici per verificare se necessario sanificare, oltre agli elementi suddetti, anche gli altri componenti di ciascun sistema di climatizzazione
Eliminare il ricircolo dell’aria dove tecnicamente possibile
Affidare l’incarico a manutentori qualificati
Utilizzare DPI durante le operazioni per evitare la contaminazione
Rilasciare un documento di sanificazione con operazioni e metodologie adottate

Quando non si effettua la manutenzione ordinaria i filtri si presentano in questo stato. E’ impensabile sanificarli e devono essere necessariamente sostituiti

Differenza tra pulizia, disinfezione e sanificazione
I termini vengono spesso utilizzati in modo improprio, pertanto il primo passo è quello di fare chiarezza con le definizioni ufficiali riportate nell’art. 1 del D.M. 274/1997:
Pulizia: procedimenti e operazioni atti a rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporcizia da superfici, oggetti, ambienti confinati ed aree di pertinenza
Disinfezione: procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti confinati e aree di pertinenza mediante la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni
Sanificazione: procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l’attività di pulizia e/o di disinfezione ovvero mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l’umidità e la ventilazione

Chi è qualificato per sanificare gli impianti
L’utilizzo del termine “sanificazione”, così come sopra definito, porta a fare confusione in quanto riferito agli ambienti e non agli impianti. Da una parte è bene precisare che l’impresa che opera nel campo della sanificazione deve necessariamente avere dei particolari requisiti di capacità economico-finanziaria ed obbligatoriamente un Responsabile Tecnico il quale dovrà avere un rapporto d’immedesimazione con l’impresa ed essere in possesso di specifici requisiti tecnico- organizzativi stabiliti dall’art. 2 del D.M. 274/97. Dall’altra parte, la pulizia e l’igienizzazione di griglie, bocchette e filtri dell’aria, cosi come tutte le operazioni che gli installatori compiono sugli impianti, costituiscono attività di manutenzione ordinaria che devono necessariamente essere affidate ad imprese abilitate ad operare sugli impianti ai sensi del D.M. 37/08. Tale abilitazione è riportata sulla visura camerale.

Ispezione degli impianti aeraulici
Tutti gli impianti di climatizzazione aeraulici, a servizio di luoghi di lavoro e locali aperti al pubblico, devono inoltre essere sottoposti ad una prima ispezione visiva per evidenziare eventuali criticità e rischi per la salute e procedere, successivamente, con analisi più approfondite da effettuarsi mediante l’esecuzione di campionamenti e misurazioni.
L’ispezione visiva prende in considerazione i seguenti aspetti:
• caratteristiche costruttive dell’impianto
• condizioni ambientali esterne
• posizionamento delle prese dell’aria
• stato di conservazione degli apparati filtranti
• manutenibilità degli impianti
• presenza di muffe
• depositi di particolato nelle condotte e su prese d’aria, batterie di scambio termico e filtri
Soprattutto negli edifici complessi, per evitare di tralasciare alcuni impianti o parti di essi, è opportuno provvedere al censimento completo dei sistemi di climatizzazione e ventilazione ed alla predisposizione della documentazione tecnica che fungerà da base per il piano di manutenzione ordinaria.
A titolo di esempio, oltre alle griglie e bocchette (c.d. “terminali aeraulici”) alle quali fa riferimento l’ordinanza regionale, gli altri componenti che generalmente costituiscono un impianto aeraulico e devono essere oggetto di ispezione visiva sono:
• unità di trattamento aria (UTA)
• condotte aerauliche (canali che trasportano l’aria)
• componenti di linea installati lungo le condotte
• eventuali unità locali installate in ambiente
In molte strutture non sono stati definiti protocolli di manutenzione predittiva sugli impianti in quanto non si ha un quadro completo del parco impiantistico installato.
Al fine di adempiere agli obblighi imposti e garantire sufficienti livelli di sicurezza e igiene, è fondamentale rivolgersi ad un tecnico specializzato in impianti di climatizzazione per rilevare lo stato di fatto e definire una procedura di intervento urgente per fronteggiare l’attuale situazione di emergenza e, cogliere l’occasione per impostare una strategia di manutenzione da continuare ad applicare in futuro.

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